Avvelenamento del pozzo

Per "avvelenamento del pozzo" si intende un tipo di fallacia argomentativa per cui ciò che sarà sostenuto dall'avversario viene pubblicamente delegittimato in anticipo insinuando un sospetto circa la sua buona fede o sulla sua credibilità. Ogni cosa che dirà l'interlocutore sarà quindi ignorata, considerata irrilevante o del tutto falsa, da parte degli astanti.[1]

L'avvelenamento del pozzo è un caso particolare di argumentum ad hominem. L'origine del termine proviene dalla pratica di gettare una piccola quantità di veleno in un pozzo prima che un esercito nemico invada il territorio, in questo modo tramite una piccola azione si ottengono risultati micidiali. L'espressione fu usata per la prima volta con questo senso da John Henry Newman nella sua Apologia Pro Vita Sua.[2]

  1. ^ A. Gilardoni, Logica e argomentazione. Un prontuario, Milano, Mimesis, 2008, pag. 445.
  2. ^ Apologia pro vita sua, su newmanreader.org. URL consultato il 20.11.2010.

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